lunedì 12 maggio 2008

La Piazza

Che bella la mia piazza e quanti ricordi... quei giorni che, mano a mano che il tempo passa, nei miei racconti diventato sempre più lontani e che si arricchiscono di emozioni, quei giorni protetto dalla solidità del "La Piazza", dalla sicurezza che nessuno mai avrebbe potuto farci alcunchè finchè eravamo là dentro, con la sicurezza che mai ci saremmo allontanati e mai separati...
E ieri mentre dal palco sotto al tribunale, in piedi ascoltavo il corpo emozionato che cercava di dare una parvenza di pratica di Zhan Chuan, per un istante che è divenuto lunghissimo, mi è sembrato di scorgere sui tre scalini davanti al bar tutta la nostra combriccola intenta a giocare alla vita... ci ho visti, mentre il vento mi scompigliava i capelli facendomi rendere conto che non li avevo raccolti (cosa che in ogni dimostrazione o gara non scordo mai di fare...), ci ho visti intenti a progettare futuri diversi da quelli dei nostri genitori, futuri nuovi colorati, profumati di incenso patchouli e mariuana, sporchi di colori ad olio,d' inchiostro su pagine gialle, di terra e di frutti, di asfalto e scarpe consumate... Già.. il maestro ha chiamato l'esercizio successivo... ero perso nei ricordi! Quindi.. pa duan jin ti yi luo.. mi sollevo sugli avanpiede, apro le braccia e mi pare di scorgere lontano sotto le logge del comune una delle nostre ultime serate, ci vedo intenti in discussioni un po' più sommesse, vestiti un po' meno colorati e con le anime forse più grigie... ci vedo a scuotere il capo parlando di alcuni di noi che non erano presenti, ci vedo con gli occhi fermi nel vuoto, con i cuori sospesi a dirci un arrivederci che forse sarà un addio e sento il silenzio della piazza, i due rintocchi del campanile... ci separiamo ognuno in direzioni diverse, ognuno con il cuore pesante ognuno con lo sguardo rivolto in basso... 
Di nuovo ritorna la voce dell'insegnante a richiamare la mia attenzione e così anche per stavolta devo salutarvi... così come quella notte.. sul volto affiora il sorriso che non vi ho regalato allora ma che ogni volta che ripenso a quei giorni colora il mio volto...
Ovunque voi siate.. vi abbraccio
Buon Viaggio 

4 commenti:

donnaslow ha detto...

Una persona mi ha detto che, forse, non è necessario rompere tutti i vetri del grande finestrone quando vediamo che si è rotto in parte.
Nella libertà di scegliere di andare avanti davanti al danno, è importante valutare anche ciò che è rimasto intero.
un abbraccio

CRAMPO ha detto...

Il racconto è bello è! Non c'è che dire.... ma poi quando ci alleniamo non mi venire a dire concentrati e pensa alle spirali e la parte yin e la parte yang... :)
Bella giornata ieri speriamo di rifarne altre così e sarebbe bello creare un centro a Pistoia dove insegnare queste cose...

CRAMPO ha detto...

Vedo ora il commento di donnaslow e dico che sono d'accordo!

ishin ha detto...

....A VOLTE SUCCEDE....succede che le anime si tingano di grigio, che poi giorno dopo giorno diventa di una tonalità sempre più chiara, fino a quando ci si confonde e il grigio diventa così chiaro che diventa bianco, tanto bianco che all'improvviso si tinge di rosso e poi di giallo e poi di verde e poi di blu...so che con voi non ho bisogno di troppe parole...