lunedì 31 agosto 2015

Nel cammino quello che muta di più sono gli occhi del Viaggiatore...

... non è il paesaggio all'esterno ma quello interiore, ne sono sempre più convinto. 
In tutti questi anni ho camminato veloce, mi sono fermato, ho vagato senza meta ascoltando il vento, ho perso il sentiero con le lacrime agli occhi, ho rincorso farfalle rischiando di finire nel precipizio, ho sognato di camminare rimanendo invece immobile, paralizzato dalla paura di non riuscire, ho sputato sangue per rialzarmi trovando mani amiche a sorreggermi, senza le quali forse non sarei riuscito a proseguire...i compagni di viaggio si sono alternati, alcuni sono stati con me giorni ed io con loro mesi, altri solo istanti ed io con loro per tutta la vita, alcuni hanno cercato di fermare il cammino aiutandomi a capire parte delle mie debolezze, mi hanno strappato i vestiti di dosso mettendo a nudo le mie paure, mi hanno ferito costringendomi a lottare e insegnandomi nuove vie..ho incontrato druidi gentili, curandere colorate, antiche lavandaie con i gomiti duri come il marmo che mi hanno osservato passare in silenzio, bambini che volevano mi fermassi a giocare per sempre con loro, guerrieri pronti alla lotta, borseggiatori impauriti..ho incontrato donne amorevoli come pensavo non ne potessero esistere e sensuali femmine che avrebbero potuto farmi dimenticare il dolore e me stesso...  
I giorni sono passati e di chilometri i piedi ne hanno fatti, la pelle è certamente più solcata, la barba più lunga e anche spolverata di grigio, i capelli più corti, le spalle sono più grosse ma anche più stanche, ma gli occhi...oggi vedono in maniera diversa, arricchiti dai colori di tutti i luoghi visitati, anche da quelli più dolorosi, riempiti dagli sguardi che ho incrociato, dai vestiti più variegati dei passanti... e oggi, a questo punto del cammino che non so proprio che punto sia, i miei occhi sorridono, alle volte un po' umidi, alle volte faticando per rimanere aperti ma sorridono, perché di poche cose sono consapevoli ma di essere ricco ne sono certo, ricco di vita, del mondo...

Il cammino procede e procederà finché ci sarà luce
Il Biondo


Vivi, questo è il riassunto di questi mesi di silenzio, grazie per avermi ricordato di non scordare, un abbraccio a te e a tutti i guerrieri, ovunque voi siate, sarete per sempre dentro di me.
Buon Cammino
Ale

sabato 3 gennaio 2015

Una breve pausa

Sono mesi che provo a scrivere un nuovo post..sono mesi che non riesco a raccontarmi, mesi in cui il procedere è stato forzatamente più importante del sedermi a riflettere... stasera, dopo aver fatto un piccolo restyling al blog ho deciso di soffermarmi un secondo, non molto di più, a pensare che senso avesse per me questo blog, i suoi vecchi post, il suo titolo ed il mio nick..
Ripenso a quando l'ho aperto e perché, al progetto di quel viaggio in Cina, alle aspettative, all'emozione di andare finalmente a vedere il luogo da cui provenivano le mie passioni... penso a cosa è scaturito da quel momento in poi, a come è cambiata la mia vita e dove mi ha portato.. mi sembrano secoli fa..
Ripenso agli incontri fatti sul web e poi anche di persona, agli amici incontrati, agli amori passati, alle notti regalate alla tastiera con gli occhi fissi sullo schermo..ripenso alla Cina al mio portatile che adesso non ho più, al diario di bordo che ho provato a tenere, ripenso alle lunghe chiaccherate sul web, ripenso ai silenzi e le emozioni si accumulano come foglie portate dalla corrente del fiume che si fermano allo stringersi del letto tra le rocce..
Penso e ricordo.. e ogni ricordo è una risposta al mio perché.. perché il Viaggio è fatto di immagini, di suoni, di odori, di voci di amici e valanghe di parole, questo è il viaggio: paesaggi scolpiti nell'anima!
E allora anche se per un po' non ho avuto tempo di dedicarmi al blog, se per un po' non ho potuto sviluppare le foto fatte, continuo il cammino consapevole che nei rullini dentro la sacca ci sono impresse un sacco di storie che un giorno vorrei raccontarvi..
Buon Viaggio ovunque voi siate, sguardo all'orizzonte, cuore ben aperto e piedi piantati sulla Via.
Buen Camino Peregrini
Ale

giovedì 25 aprile 2013

Liberati

25 Aprile 2013

Oggi il mio pensiero va a te, a te che mi hai raccontato con i tuoi occhi colore del ghiaccio quei giorni bui..a te che, per tirarti fuori un breve racconto di quel periodo, ti ho dovuto quasi supplicare e comunque mi hai liquidato in pochi minuti..a te che comunque hai sempre mantenuto le lacrime dentro gli occhi su cui affiorava la rugiada di un mattino lontano.. a te che "Nini che ti devo dire, la guerra era dappertutto, non tu potevi fare altro che combattere o fuggire.." a te a cui non ho mai avuto il coraggio di chiedere se avevi sparato e tantomeno se avevi ucciso qualcuno.. a te dalla cui voce al limite della rottura non ho mai sentito uscire un'offesa per chi ci aveva occupato, per chi aveva obbedito ad ordini folli uccidendo innocenti... a te che mi hai insegnato il rispetto e la benevolenza non con le parole ma con le azioni di ogni giorno..a te che hai corso sfuggendo ai proiettili e che hai continuato a correre per tornare a casa quando la morte aveva il rumore di ruote di ferro su rotaie.. a te che vivendo ci hai permesso di nascere e crescere.. a te che mi hai tenuto tra le braccia magre quando ero un piccoletto con i testa un caschetto giallo limone..a te che col " berretto" calato te ne stavi sul divano a leggere i tuoi svariati quotidiani "perchè, Nini, dobbiamo sentire sempre più campane e informarci anche su come la pensa chi non la pensa come noi.." a te che in 10 giorni te ne sei andato lasciandoci l'ennesimo insegnamento: "La Vita è Dignità..senza dignità non ha senso vivere."
A te Nonno, che mi hai regalato tanto forse senza neppure saperlo, a te che mi hai lasciato in eredità il soprannome che porto con orgoglio, a te in questo giorno di Liberazione che ha il sapore di tanta sofferenza io dedico il mio pensiero.
Buon Viaggio Nonno Biondo ovunque tu sia, ma sempre accanto a me.
Ale (Il Biondo)

martedì 9 aprile 2013

Intuizioni e "Leggende"... Tutto è Uno


La Via dell'Amore

In una calda sera d' estate Etnea di ormai 4 anni fa, ho avuto la fortuna di incontrare durante il cammino uno studente di Vita.. si definiva uno studente di Alchimia, ma ,qualunque fossero i libri o le parole ascoltate che lo avevano guidato fino al nostro incontro, la nostra chiaccherata mi ha cambiato per sempre la vita. Forse Memo nemmeno sa di avermi donato un principio che, anche se potevo aver intuito, non riuscivo a concretizzarlo in parole e tanto meno in fatti..
Ricordo ancora stampate nell'anima le sue semplici e poche parole dette con una naturalezza che lì per lì mi sembrava dovessero essere la più ovvia delle affermazioni:
"Perché siamo qui, su questo pianeta, se non per riempirci di Luce? E qual'è la Luce di cui dovremmo riempirci se non l'Amore?Ma non tutti riescono a sentirne il calore, forse perché non gli è stato insegnato, forse perché lo hanno scordato, ma alla fine quello che conta è che non tutti hanno la fortuna di conoscerne il suono..e allora, cercano un surrogato e lo cercano nel Potere..Questo è il Male della nostra razza, prova solo compassione ed Amore per chi ancora non ha avuto la tua fortuna..."
Da allora ogni giorno continuo a ripetere le parole che Memo mi ha donato e cerco di viverne l'essenza soprattutto quando vedo, sento, leggo, intuisco la rabbia, l'odio, la paura di chi non è capace di lasciarsi avvicinare da quella Luce vitale per l'Anima. Lungo il cammino ho non solo osservato il mondo sgretolarsi sotto l'implacabile sete di potere, ma ho visto anime affannarsi inutilmente alla ricerca di nemici con cui poter misurare la forza del proprio potere, ho visto persone avvolte dall'odio, dalla paura, dal rancore, piene di aggressività verso chi non ne riconosceva l'ego lasciandolo così senza il suo surrogato vitale, persone incapaci di Amare, persone incapaci di accogliere gli altri, di accettare la perdita, la delusione.. Io per primo sono stato così, ma credo di aver avuto dentro il seme dell'Amore, impiantatomi dalla mia famiglia, una famiglia semplice, dai miei nonni, persone vere e per questo piene di difetti, ma capaci di amare..dai miei genitori che mi hanno insegnato la compassione verso ogni creatura della terra, che mi hanno insegnato ad osservare son il cuore aperto ciò che mi circonda.. ad Amare in un modo assoluto e non riponendo questo raggio di Luce necessariamente in un'altro individuo, ma ricercandolo dentro, usandolo come lente per guardare il mondo, qualsiasi paesaggio avessi dovuto attraversare, fosse di gioia come di tristezza, di sole come di pioggia, di giorno come di notte, di rumore o suono come di silenzio..
Oggi dopo 4 anni mi chiedo come sarebbe la mia vita se quello "strano" studente 50enne di Alchimia non mi avesse parlato mentre fumavamo l'ennesima sigaretta sotto le stelle dopo un'intensa giornata di pratica di Taiji Quan.. e seppur sia conscio che la mia domanda non possa aspettarsi una risposta, provo una grande tristezza per quel Me che sarebbe potuto essere e che invece non è stato e continuo a provare la stessa tristezza per quelli che non hanno avuto la mia stessa fortuna..
Auguro a questo nostro "Mondo" di incamminarsi davvero sulla Via dell'Amore, e a tutti, ma proprio tutti di riscoprirne il calore e lo splendore.
Buon Viaggio
Lungo la Via dell'Amore
Ale

mercoledì 25 gennaio 2012

martedì 24 gennaio 2012

...ancora (nonostante tutto)

..i passi segnano il cammino e lo costruiscono mano a mano che aumentano...a volte passi incerti, altre volte sicuri e lunghi..molte volte corse ricche di speranza e altre invece passi strascicati,stanchi, disillusi..ma, che tu lo voglia o no, il cammino procede, procede nella costruzione di un quotidiano in cui la vera speranza è per me quella di mantenere il sorriso.. Ogni giorno creo il mio futuro proiettando i miei sogni al di là del presente con cui, con gratitudine, ho ogni giorno a che fare, certo non senza fatica ma anche con molto, moltissimo amore. Amo passeggiare per andare al lavoro, adoro ascoltare i rumori della città che si muove e mi sorprendo a sera, aspettando la nuova sistemazione in campagna, ad ascoltare, da questo provvisorio alloggio in città, i suoni della vita che giù nelle strade scorre.. continuo a sorridere e riesco solo a ringraziare per esserci, per aver avuto ancora una volta la possibilità di rigiocare alla Vita, per esser stato lanciato in mezzo a questo groviglio di anime, di emozioni, di odori e suoni, tutto immerso in una luce multicolore. Certo molte cose di questa società mi scuotono dentro come un vulcano in eruzione, e anche nei momenti di pace interiore non posso fare a meno di sentire dentro al cuore un morso di tigre che chiede giustizia per un pianeta che si sgretola, non posso fare a meno di vedere la cecità di quei "valori" che anche Noi abbiamo messo al governo di questo pianeta.. un mondo in cui viene premiata la furbizia, l'astuzia e la prepotenza di quei pochi che, sfruttando la bontà di cuore e l'ingenuità di molti (ingenuità è per me sinonimo di purezza), hanno per secoli rincorso un gruzzolo di potere per farsene scudo e spada.. ma poi penso anche a chi comunque e nonostante tutto va avanti, continuando a creare, a crescere figli e progetti puliti, a chi ci prova ogni giorno finchè forse ci riuscirà, a chi invece di puntare il dito verso qualcuno o la sfortuna o un destino segnato, continua, si fa carico del proprio presente, spesso risultato di un bagaglio del passato e continua imperterrito il proprio cammino.. Io so di avere amici così, di avere Maestri che senza uniformi e presunzioni di maestria mi hanno mostrato e, spesso continuano a farlo, che è possibile...per questo continuo a sorridere e trasformare il dolore in un sospiro che sfuma lontano.
Grazie a tutti voi..e
Buon Cammino

martedì 15 marzo 2011

Mad world



Stavo ascoltando questo pezzo e mi è venuta voglia di scrivere un post.. ma poi il campanello ha suonato e quindi ve la lascio così...
;)

giovedì 3 marzo 2011

Immobile volo


Soffice l'erba sotto i piedi scalzi mi ricorda con un brivido, che come una carezza risale dalle gambe lungo la schiena fino alla nuca, che sono vivo.. Il vento, muovendo le fronde degli alberi a valle e facendo nascondere questo rosso tramonto alle nubi che giocano ad acchiappino, prova a scuotere il mio sguardo fisso.. Sento la sabbia tra le mani, la sento calda e sfuggente.. sento il freddo sulla parte del volto che rimane scoperta dal velo di seta che come un serpente dal collo risale provando a proteggerne uno scampolo dal mondo.. Oggi mi fermo.. vuoto.. in silenzio.. osservo quel tutto che sono stato, che adesso sono, che potrei essere... lo Vedo, lo Sento, lo Vivo, lo Ascolto... tutto come un film proiettato su schermi che ruotano intorno e dentro di me.. Sono immobile, sospeso...eppure un sorriso che sale da dentro mi pare che increspi le labbra...

Buon Viaggio..
Ale

martedì 23 novembre 2010

Di là dal Rio

Quando ero piccolo infondo ai campi dei miei nonni c'era un piccolo corso d'acqua che tutti chiamavano Il Rio.. io spesso giocavo a fare il partigiano per quei campi in cui veramente c'erano stati i partigiani e i tedeschi ma, ogni volta che arrivavo sulla riva del Rio rimanevo incantato a guardare il piccolo corso d'acqua (largo forse 1,5 metri) che a me sembrava un fiume gigantesco!
Sulla riva opposta, al di là delle vecchie acacie si intravedeva un immenso campo che a seconda della stagione era tutto arato oppure giallo del colore del mais appena tagliato ma soprattutto era verde e (a me sembrava) infinito quando le pannocchie ancora non erano pronte... Quanto desideravo andare di là.. ma.. la voce della nonna ogni volta mi frenava, anche e sopratutto quando lei non era presente.. era la sua voce nella mia testa.. "mi raccomando non andare nel Rio che poi cadi e ti fai male e laggiù da solo se ti rompi un osso chi ti ritrova più.." e così la paura cresceva insieme a me (oddio io mica tanto.. rimanevo sempre il solito nanerottolo con una testa tonda giallo limone, resa ancora più tonda dal taglio a caschetto con frangia pari fatto dalla mia adoratissima zia..) fino a che un giorno di sole, avrò avuto forse 9 anni, mi sono ritrovato (sempre scappando dai fantomatici rastrellamenti delle SS fantasma che mi accompagnavano nei giochi di quei luoghi) di nuovo sulla riva del Rio e ho visto di là dalle acacie una immensa e altissima (sempre per quanto detto sopra riguardo alla mia statura dell'epoca..) distesa di granoturco (altro che mais..il mi' nonno lo chiamava granoturco e "a me mi garba un monte di più chiamallo così!"). Quel giorno, sarà stato per l'affanno della fuga dai nazisti che mi aveva fatto venire il cuore in testa, sarà stato perchè era uno spettacolo troppo invitante, ma la litania della nonna non l'ho manco sentita e così... ho accuratamente posato al suolo il mio zainetto da partigiano, ho trasformato il mio bastone, che fino ad allora era stato un mitra, in un vero bastone e dopo aver scelto accuratamente il posto per la traversata, essermi arricciato i pantaloni, senza chiaramente togliere le scarpe, ho deciso di "guadare".
Fino alla metà della traversata tutto procedeva per il meglio ma poi proprio quando credevo che fosse fatta sono scivolato e sono caduto rovinosamente in acqua! "Aveva proprio ragione la nonna" mi sono detto, forse mentre ero ancora in aria prima di atterrare.. dopo un attimo di terrore mi sono controllato tutte le ossa e scoprendo che non ce n'erano di rotte ho tirato un sospiro di sollievo e il sospetto che la nonna non avesse poi così tanta ragione si è iniziato a d insinuare dentro di me... certo mi ero sbucciato e nemmeno poco, le scarpe erano inzuppate e piene di fango, così come tutto il resto del mio abbigliamento però.. però a sto punto non potevo tirarmi indietro e allora ho deciso che la traversata andava completata! Quale partigiano si sarebbe mai arreso solo per dei graffi?! Nessuno di quelli di cui mi aveva raccontato il nonno..e allora nemmeno io! Ho così guadato, risalito la riva opposta che era pure anche abbastanza ripida, sono passato tra le acacie,beccandomi pure qualche atro graffio e finalmente sono arrivato...
In un lampo ogni dolore della caduta, ogni bruciore dei graffi, la preoccupazione della giustificazione che avrei dovuto trovare alla nonna erano, tutti svaniti.. tutti!!
Davanti a me la meraviglia... un immenso campo verde nel qual e a stento filtrava il sole, una "foresta" di granturco che mi stava aspettando.. ricordo che ho sorriso, che ho iniziato prima a camminare piano piano e poi a correre e nascondermi invitando di nuovo i miei amici immaginari a giocare con me, convinto che quella volta avrei vinto io di sicuro... ero nel mio regno!! Non ricordo per quanto tempo ho giocato, ricordo solo che l'attraversata di ritorno era andata meglio e che poi la nonna mi aveva solo sgridato quando le avevo detto che per prendere un girino mi ero sporto sulla riva del Rio e c'ero caduto.. non ha mai saputo la verità.. ma io invece, che mi ero ripromesso di non scordarla mai me ne ero scordato fino a pochi giorni fa...
La nonna aveva si avuto ragione nel dire che potevo cadere e farmi male andando di là dal Rio ma non mi aveva mai detto la meraviglia che potevo provare una volta di là e che le ferite e i pesti e anche qualche scappellotto dei "grandi" non potevano paragonarsi a la realizzazione di quel desiderio!
Io credo non esista sogno da realizzare che non comporti sacrifici, che non provochi ferite ma si può per questo rinunciare!?
Oggi io credo di no, come 23 anni fa lo pensò quel bambino-partigiano!

Buon Viaggio
Ale

mercoledì 3 novembre 2010

lunedì 25 ottobre 2010

Society


In giornate come queste mi chiedo perchè sto ancora qui a lottare per una società che non mi piace.. perchè sto ancora qui in questo posto in cui vivi solo di ruoli e riconoscimenti..e me lo chiedo ancor più oggi che dei ruoli veramente non so che farmene... La tentazione non è quella di andarsene e voltare a tutto le spalle, mandando a cagare con le lacrime che premono e la rabbia tra i denti.. no.. l'immagine è andarsene dove si sente un cuore e qui intorno di cuore non ce n'è.. come posso rispondere ogni volta che qualcuno mi chiede come va.. "Sono stanco..."?? Ma stanco di cosa, mi sono chiesto in questi giorni, stanco perchè? Stanco di non sentire amore.. forse sono diventato sordo io, oppure realmente intorno vedo solo scoraggiamento, paura e diffidenza che si trasformano in aggressività...Mancano i sorrisi e qualunque sia il motivo.. il fatto rimane che manca soprattutto dentro al mio cuore.. Non lo so.. realmente mi sembra che, tutto quello che mi avevano insegnato dovesse essere giusto e dovesse bastarmi per rendermi felice, non solo non ci riesce, ma nemmeno lontanamente mi dona un po' di serenità e pace.. Ho bisogno di vivere, di respirare cazzo, mi sento in apnea e circondato da mani che tirano giù, anche quelle che mi accarezzano.. le sento serrarsi ossute intorno alle braccia e portarmi giù, tenermi fermo..
Sento crescere dentro un urlo che dalla trachea (oggi infiammata come mai prima..) sale e fa vibrare le corde vocali fino a rimbalzare sul palato ed uscire in un BASTA senza sosta...

mercoledì 6 ottobre 2010

Voglia di uscire e respirare...

Viaggiare.. camminare.. volare..


Buongiorno a tutti voi, che siate guerrieri viaggiatori o passeggiatori...
Buon cammino.
Ale

giovedì 23 settembre 2010

Come scegliere la strada...


DON JUAN:«Ti avverto. Guarda ogni strada attentamente e deliberatamente. Mettila alla prova tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda. Questa è una domanda posta solo da un uomo molto vecchio. Il mio benefattore me l'ha detta una volta quando ero giovane, e il mio sangue era troppo vigoroso perché la comprendessi. Ora la comprendo. Ti dirò che cosa è:
Questa strada ha un cuore? Tutte le strade sono uguali; non portano da alcuna parte. Sono strade che passano attraverso la boscaglia o che vanno nella boscaglia. Nella mia vita posso dire di aver percorso strade lunghe, molto lunghe, ma io non sono da nessuna parte. La domanda del mio benefattore ha adesso un significato."
Questa strada ha un cuore? Se lo ha la strada è buona. Se non lo ha non serve a niente. Entrambe le strade non portano da alcuna parte, ma una ha un cuore e l'altra no. Una porta un viaggio lieto; finché la segui sei una sola cosa con essa. L'altra ti farà maledire la tua vita. Una ti rende forte; l'altra ti indebolisce.» (...)
CARLOS CASTANEDA:«Ma come si fa a sapere quando un sentiero non ha un cuore, don Juan?»
DON JUAN:«Prima di inoltrarti in esso poniti la seguente domanda: "Questa strada ha un cuore?" Se la risposta è no, lo saprai, e allora dovrai scegliere un altro sentiero.»
CARLOS CASTANEDA:«Ma come faccio a capirlo?»
DON JUAN:«E' una cosa che si sente. Il problema è che nessuno si pone questa domanda, e quando un uomo si accorge di aver intrapreso una strada senza cuore, essa è pronta per ucciderlo. Arrivati a quel punto, sono pochi quelli che si fermano a riflettere e abbandonano la strada.»
CARLOS CASTANEDA:«Cosa devo fare per formulare la domanda nel modo giusto, don Juan?»
DON JUAN:«Fallo e basta.»
CARLOS CASTANEDA:«Quello che vorrei sapere è se esiste un metodo per non mentire a se stessi credendo che la risposta sia positiva quando in realtà non lo è.»
DON JUAN:«Perché dovresti mentire?»
CARLOS CASTANEDA:«Forse perché in quel momento la strada sembra piacevole e divertente.»
DON JUAN:«Sciocchezze. Una strada senza cuore non è mai piacevole. Devi lavorare duramente anche per intraprenderla. D'altra parte è facile seguire una strada che ha un cuore, perché amarla non ti costa fatica.»

Fratelli.. clicca qui


Quando al mattino ti svegli, ringrazia il tuo Dio per la luce dell'aurora, per la vita che ti ha dato e per la forza che ti ritrovi nel tuo corpo. Ringrazia il tuo Dio anche per il cibo che ti da' e per la gioia della vita. Se non trovi un motivo per elevare una preghiera di ringraziamento, allora vuol dire che sei in errore. (Tecumseh)

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non é chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi é chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. E' suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.
(Toro Seduto)

Che cos'è la vita? Lo sfavillare di una lucciola nella notte. Il respiro sbuffante di un bisonte nell'inverno. La breve ombra che scorre sopra l'erba e si perde dentro il sole.
(Piede di Corvo)

Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo. Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca. Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi é bello. Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini, di ogni colore, vadano d'accordo e lavorino insieme, senza che la maggio- ranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere.
(Tatanga Mani)


Stanco di avere un nome e di doverne rispettare i ruoli, imparo ad inciampare nelle mie convinzioni, lasciando strisce di sangue sul selciato. Non sono un guerriero, non sono un combattente, non sono più niente e così sorrido al tutto che mi circonda.

Buon Viaggio

mercoledì 22 settembre 2010

Tempi Migliori (clicca sul titolo)

Better Days (Eddie Vedder)

I feel part of the universe open up to meet me
My emotion so submerged, broken down to kneel in
Once listening, the voices they came
Had to somehow greet myself, read myself
Heard vibrations within my cells, in my cells
Singing, "Ah-la-ah-ah, ah-la-ah-ah"

My love is safe for the universe
See me now, I'm bursting
On one planet, so many turns
Different worlds
Singing, "Ah-la-ah-ah, ah-ah-ah-ah, ah"

Fill my heart with discipline
Put there for the teaching
In my head see clouds of stairs
Help me as I'm reaching
The future's paved with better days

Not running from something
I'm running towards the day
Wide awake

A whisper once quiet
Now rising to a scream
Right in me

I'm falling, free falling
Words calling me
Up off my knees

I'm soaring and, darling,
You'll be the one that I can need
Still be free

Our future's paved with better days

Traduzione
Tempi Migliori

Mi sento parte dell'universo che si apre venendomi incontro
La mia emozione, così trattenuta, esplode e mi mette in ginocchio
Una volta in ascolto, le voci sono arrivate
Dovevo in qualche modo accogliere me stesso, leggere dentro me stesso
Ho ascoltato le vibrazioni dentro le mie cellule, nelle mie cellule
Cantando 'Ah-la-ah-ah ah-la-ah-ah'

Il mio amore è sicuro per l'universo
Guardami ora, sto scoppiando
Un solo pianeta, tante svolte
Mondi diversi
Cantando 'Ah-la-ah-ah ah-la-ah-ah'

Riempio il mio cuore con la disciplina
La metto lì perché mi guidi
Nella mia testa vedo nuvole a forma di scale
Aiutami a raggiungerle
Il futuro è lastricato di tempi migliori

Non sto scappando da qualcosa
Corro verso il giorno
Sveglio

Un sussurro, un tempo tranquillo
Ora sta diventando un urlo
Proprio dentro di me

Sto cadendo in caduta libera
Parole mi chiamano
Fin dalle ginocchia

Mi sto elevando, cara
Tu sarai quella di cui potrei avere bisogno
Per essere libero

Il nostro futuro è lastricata di tempi migliori


Buon Viaggio con l'augurio a tutti voi che sia

ricco di tempi migliori e pieno di serenità.

Ale


lunedì 20 settembre 2010

domenica 19 settembre 2010

IL CAMMINO

"... dall'istinto che hai di non cedere mai, è da questo lo sai che riparte il cammino.
Ognuno di noi ha la sua strada da fare, prendi un respiro ma poi tu non smettere di camminare...
.. c'è che ognuno di noi può resistere sai aggrappato ad un raggio di sole..."

Il dolore che provochiamo in chi ci sta vicino non ha scuse e non può averle... possiamo però cercare di imparare e non ripetere...
Buon Cammino
Ale

lunedì 19 luglio 2010

Spiritualità rinnovata

SIGNORE,
fa’ di me uno strumento della tua pace.

Dove c’è odio, io porti amore.


Dove c’è discordia, io porti l’unione.


Dove c’è errore, io porti la verità.


Dove c’è dubbio, io porti la fede.


Dove c’è disperazione, io porti la speranza.


O Divino Maestro,


che io non cerchi tanto di essere consolato quanto di consolare.


Non di essere compreso quanto di comprendere.


Non di essere amato, quanto di amare.



Infatti: donando si riceve.


Dimenticandosi si trova comprensione.


Perdonando si è perdonati.


Morendo si risuscita alla vera Vita.

S. Francesco d'Assisi


venerdì 25 giugno 2010

Sorriso di speranza



Ti ho visto passando per strada.. non so se è stata la mia immaginazione o se veramente hai incrociato il tuo sguardo col mio, ma ho sentito un brivido dentro e le lacrime hanno iniziato a bruciare gli occhi tanto che ho dovuto fermare la bici per stropicciarli.
Sono diventato per un attimo il tuo sguardo che guardava il cielo, sempre a 135°, sempre un paesaggio scelto da altri e mi sono immaginato in che luoghi lontani tu potessi volartene ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della tua vita. Ti ho osservato mentre sognavi di correre, di saltare o semplicemente di passeggiare fino in fondo alla strada per entrare dal fornaio a prendere il pane. Ti ho visto nuotare e calciare una palla, ti ho visto sorridere in spiaggia dopo un bagno notturno, ti ho visto in piedi davanti a un tramonto e dentro si è aperta una voragine di emozioni...
Ho pulito gli occhi e voltandomi ti ho visto allontanarti spinto da quella che, ho pensato, dovesse essere tua madre.. forse dal modo delicato con cui ti parlava sorridendoti dolcemente affacciata da dietro al tuo inseparabile "passeggino" e mi è sembrato che il tuo volto si fosse girato di nuovo verso di me e mi avessi sorriso...
D'acchito mi sono detto egoisticamente che la mia fortuna era, per adesso, enorme e che dovevo per forza vivere la mia vita a pieno, camminando con le mie gambe ancora abili, abbracciando con le mie braccia forti, sorridendo con gli occhi le labbra ed il cuore ogni giorno.. ma poi.. poi da dentro è nato qualcosa, una rabbia che montava inesorabilmente, un po' contro il mondo e molta contro di me..
E' vero che ogni giorno dobbiamo ringraziare Dio (qualsiasi nome noi gli vogliamo dare) per essere quanto meno abili, è vero che dobbiamo cercare di non sprecare le nostre esistenze, ma è anche vero che non dobbiamo scordarci di chi in questo momento è meno fortunato di noi, e anche se non possiamo cambiare la loro situazione, possiamo invece donare loro un sorriso e un po' di quel tempo che invece "investiamo" nell'essere sempre più al top, riempiendo il nostro ego di potere dal momento che ci siamo scordati l'Amore. Ma soprattutto abbiamo il dovere almeno di tutelare questi ragazzi e le loro famiglie, impedendo a chi ci governa (chissà perchè mi viene sempre in mente il termine che usa mia nonna quando parla di portare il mangiare ai polli.. :"L'hai GOVERNATI i polli?!" Sempre di più la connotazione di questo verbo mi sembra proprio quella della nostra tradizione contadina applicata perfettamente alle intenzioni dei politici...mah..) di togliere quel po' di tutela e diritti che il nostro stato "democratico" dovrebbe garantire ai disabili.. ed invece leggo di riduzioni di pensioni (da vergogna) di contributi ai down, sostegno scolastico etc.. mentre questi maiali che dalle loro poltrone si ingrassano a rifinire prendono dopo appena due anni di "lavoro" pensioni stratosferiche per tutta la loro "vita"... Perchè? Perchè nessuno di noi se non toccato nei propri affetti riesce a muovere un dito? Che ci abbiano davvero convinto che non possiamo cambiare niente? Perchè? Perchè stiamo ogni giorno qui a farci la guerra tra poveri cercando di assomigliare sempre di più a "qui ricchi" e ci mettiamo proni al loro servizio.. non ho rabbia, credetemi, solo il cuore colmo di dispiacere e la determinazione nel mio piccolo di portare un piccolo seme, praticando la comprensione, la compassione, la determinazione e la perseveranza. Sono pronto a commettere 10.000 errori ma non voglio credere che la nostra società, il nostro mondo non abbia una solo speranza, non posso farlo altrimenti non avrebbe senso la mia esistenza.

Buon Viaggio e un abbraccio di cuore
Ale

giovedì 11 marzo 2010

La sessualità in Cina


LA SESSUALITA’ IN CINA
La Cina è un paese molto pudico secondo la visione occidentale, ma è tale a partire dal XII secolo d.C. Nel X secolo d.C. una corrente filosofica chiamata neoconfucianesimo sosteneva che maschi e femmine non potevano più frequentarsi a partire dai 13 anni. Quindi a partire dall’adolescenza non c’era più contatto tra uomini e donne.
Prima di questo periodo la Cina era un paese molto libertino ma non esistevano i bordelli nel modo in cui noi li intendiamo. Esistevano case di piacere dove le ragazze accompagnavano i funzionari nei loro spostamenti senza avere rapporti sessuali in quanto era molto facile trovarli altrove. Si trattava piuttosto di accompagnatrici con cui conversare, in genere dotate di buona cultura. Al contrario dopo l’avvento del neo-confucianesimo la Cina si è popolata di bordelli a pagamento. Prima del X secolo d.C. i cinesi cercarono di comprendere come durante il
rapporto sessuale si potesse trovare non solo piacere ma anche longevità. Correnti taoiste del sud consigliavano alle persone di fare l’amore tutti i giorni, ma senza eiaculazione. L’uomo doveva soddisfare la donna, e, quando la donna era soddisfatta, l’uomo si doveva fermare. Ricordiamo che anticamente era d’uso la poligamia : moglie, seconda moglie, concubina, ecc. Per questa ragione i cinesi del tempo hanno avuto la necessità di sviluppare una tecnica vera e propria. All’interno di questa metodologia ci sono molti studi per curare patologie come l’eiaculazione precoce e venivano usate tecniche molto simili a quelle che propongono oggi i moderni
sessuologi. Le tecniche si sono sviluppate ed arricchite a poco a poco nel tempo. Un buon libro di Van Gulik – edito in Italia da Adelphi – è La vita sessuale nell’antica Cina..
Non si tratta di fare l’amore solo per il piacere, ma anche per la salute. Si possono guadagnare dieci o quindici anni e si può ricavarne energia. Ci sono momenti in cui è bene non avere rapporti sessuali: quando si è arrabbiati od ubriachi, quando c’è una tempesta o quando ci si trovi vicino ai cimiteri o nelle chiese.
Quando si fa l’amore con sentimento c’è energia che si genera e circola tra le due persone. Al momento dell’eiaculazione l’uomo deve ritirarsi subitaneamente. In questo modo l’uomo conserva l’energia che ha captato e la femmina conserva la parte di energia che ha ricevuto. Se la donna vuole il doppio dell’energia blocca l’uomo e lo fa rimanere di più ed allora trattiene tutta l’energia per sè, anche quella dell’uomo. Questa è una cosa che la natura ha biologicamente determinato. Infatti alla femmina è affidata la garanzia della continuazione della specie ed ha quindi bisogno del doppio dell’energia.
Se rispetterete queste regole avrete una buona salute.
Si è detto ripetutamente che l’universo è composto da energia e noi siamo un elemento di questo cosmo, il nostro corpo è riflesso dell’universo e nel nostro corpo abbiamo un riflesso dei suoi ritmi e delle sue regole.
Se vogliamo vivere tanto tempo quanto l’universo dobbiamo cercare di imitare l’universo ed essergli simili. In questa ottica, il taoismo ha sviluppato tecniche in cui si cerca di simulare gli animali o l’evoluzione delle stagioni. Nel giorno si alterna la luce ed il buio, lo yang e lo yin, nel nostro mondo umano questa alternanza è data anche dalla diversità di sesso, dall’essere uomo o donna. La Cina è uno dei paesi in cui si ha documentazione storica dell’esistenza dell’omosessualità.
Nel V secolo a.C. si narra che un re aveva un favorito che improvvisamente partì con la moglie del re. Il governante era estremamente triste non perché avesse perso la moglie, ma perché il favorito era lontano. Allora per farlo tornare dichiarò che li avrebbe perdonati entrambi perché sua madre desiderava vedere la moglie. Spesso, per parlare di omosessualità, si usano modi di dire che risalgono a racconti o leggende. Un giorno il favorito del re mangiava una pesca e, trovandola molto buona, la diede al re; da allora si dice che chi “condivide la pesca” è omosessuale. Un altro racconto posteriore afferma che mentre un re giaceva con il suo favorito, entrò all’improvviso il suo ministro della difesa per una questione di grande urgenza. Il re, pensando ad un pericolo, per non svegliare il favorito sguainò la spada e tagliò le lunghe maniche della sua veste. Da allora si usa dire di un omosessuale che “ha le maniche tagliate”. Il taoismo non dice se sia bene o male praticare l’omosessualità, non fornisce per sua natura giudizi morali, tuttavia osserva che è molto dannoso per la salute. L’ano in medicina cinese porta il nome di Po Men 􀀂􀀁 (Porta del Po); intestino e Po sono correlati al Polmone e non è a caso che molti omosessuali soffrono di importanti problemi respiratori. La medicina cinese afferma che l’ano è un luogo fatto per eliminare (le feci, l’energia di scarto) e non per ricevere qualcosa. Se ciò che
viene penetrato non ha l’energia per ricevere, la circolazione energetica sarà perturbata. Chi vive questo aspetto come piacere, ha un prezzo da pagare. Chi vuole diventare immortale non deve dunque praticare l’omosessualità.

Fonte: http://scuolatao.blogspot.com/?spref=fb

martedì 9 marzo 2010

Alegria.. (cliccate sul titolo..)

Alegria
Come un lampo di vita
Alegria
Come un pazzo gridar
Alegria
Del delittuoso grido
Della ruggente pena, seren
Come la rabbia di amar
Alegria
Come un assalto di gioia

Alegria
Como la luz de la vita
Alegria
Como un payaso que grita
Alegria
Del estupendo grito
De la tristeza loca
Serena,
Como la rabia de amar
Alegria
Como un asalto de felicidad

Alegria
I see a spark of life shining
Alegria
I hear a young minstrel sing
Alegria
Beautiful roaring scream
Of joy and sorrow,
So extreme
There is a love in me raging
Alegria
A joyous, magical feeling

Alegria


Alegria
Vedo una scintilla di vita brillante
Alegria
Sento un giovane menestrello cantare
Alegria
Meravigliosi gridi roboanti
Di gioia e di dolore,
Così estremo
C'è un amore in me che infuria
Alegria
Una gioiosa, sensazione magica
Alegria


Buon Viaggio e tanta Vita colma di Alegria

lunedì 22 febbraio 2010

La "giusta" Via.. !?


Stamani ho riscoperto un po' di me.. un po' di quello spirito che credevo perso.. anzi, mi vergogno un po', ma sarebbe più giusto scrivere: ho riscoperto un po' di quello spirito che avevo scordato!!
Mi sono ritrovato alle 8.00 a camminare per la mia città dopo aver lasciato l'auto dal meccanico...in realtà stavo camminando da una parte della città per arrivare fino all'altra... Dopo un po' che camminavo mi sono come svegliato di colpo e mi sono reso conto che di tutta la strada che avevo fatto, seppur i miei occhi fossero aperti e capaci di distinguere una strada vuota da una piena di auto, permettendomi così di non finire schiacciato al primo attraversamento, non ricordavo granché! Ma cosa stavo facendo per tutto quel tempo? Eppure mi sembrava di essere lì, insieme al mio corpo... no in realtà mi ero perso un po' nella stanchezza e molto nei miei pensieri.. E' stato come prendere uno schiaffo da un gigante! Ma quante volte mi accade durante la vita? Quante volte ho lo sguardo vuoto e mi perdo paesaggi spettacolari e occhi luminosi? Quanti di noi vivono così? Ma che vita è, una vita vissuta solo nei pensieri, una vita irreale una vita fatta di immagini che ci arrivano al cervello solo perché conosciamo già il "paesaggio" e allora ogni albero è uguale all'altro, ogni fiore, ogni nuvola, ogni foglia, diventa "una foglia qualsiasi" e non è più quella specifica foglia!! E allora alla fine anche ogni uomo è semplicemente catalogabile all'interno di una qualsiasi categoria e perde per noi l'individualità, la sua meravigliosa assoluta unicità?! Certo! Se non ci soffermiamo mai ad osservare a cercare di capire e vedere da più lati possibili... ogni giorno diventa uguale all'altro, ogni mese ogni anno e poi?! Poi arriva il momento in cui siamo costretti a lasciare sto corpo e.. ed è come se avessimo vissuto un decimo dei nostri anni reali!!! No ragazzi.. non scherziamo!!!
Allora stamani mi sono messo ad osservare tutto come se lo vedessi per la prima volta, come fanno i bambini che devono scoprire..e ho capito.. ho capito perché durante i viaggi ci sentiamo vivi!! Ci sentiamo vivi perché non vedendo cose che vediamo ogni giorno la nostra attenzione è sempre a 1000 e così tutti i nostri recettori se ne stanno aperti e mentre con gli occhi osserviamo siamo inondati anche dai profumi, dai suoni, sentiamo anche il calore del sole o la carezza del vento! Ma porca miseria!! ecco dove era nascosto l'enigma!! Davanti agli occhi!! Il mestiere di viaggiatore! E' quella la mia essenza, ma non per forza a migliaia di kilometri, ma ogni santissimo giorno, ogni istante, anche quando scendo al bar per prendermi un caffè!! E' lo spirito quello che conta, sono gli occhi, lo sguardo che si ha sul mondo!
E allora stamani ho scoperto che bastava osservare il mondo per far affiorare il sorriso sul volto e mi sono sentito vivo, stanco ma vivo, e anche se dentro al cuore ancora sanguinava una ferita fresca sono riuscito a sorridere mentre gli occhi mi bruciavano un po' per le lacrime! Io sono Apprendista Viaggiatore, questo è sicuro, almeno per me e non so se esista davvero una "Giusta Via" da seguire, ma credo che ognuno di noi possa cercare di scoprire qual'è la propria e accettare di percorrerla mettendo in gioco quello che si ha...
Buon Viaggio

giovedì 17 dicembre 2009

Il Viaggiatore


Il viaggio non è l'emozione di attimi pericolosi
il viaggio è la gioia del tempo
pericolo è stare rinchiusi

Direzione casuale, non prevede sosta
chi viaggia detesta l'estate
l'estate appartiene al turista

Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.


Mischiare presente e ricordi, le strade possibili fatte
fu forse salsedine o neve
fu forse ponente o levante

L'amore lasciato sospeso, qualcuno ne approfitterà
ma questo riguarda il ritorno
remota possibilità

Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.

Se impari la strada a memoria di certo non trovi granchè
se invece smarrisci la rotta
il mondo è lì tutto per te

Paese significa storia e storia significa lingua
impara la tua direzione
da gente che non ti somiglia

Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.

Buon Viaggio ;-)