venerdì 25 giugno 2010

Sorriso di speranza



Ti ho visto passando per strada.. non so se è stata la mia immaginazione o se veramente hai incrociato il tuo sguardo col mio, ma ho sentito un brivido dentro e le lacrime hanno iniziato a bruciare gli occhi tanto che ho dovuto fermare la bici per stropicciarli.
Sono diventato per un attimo il tuo sguardo che guardava il cielo, sempre a 135°, sempre un paesaggio scelto da altri e mi sono immaginato in che luoghi lontani tu potessi volartene ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della tua vita. Ti ho osservato mentre sognavi di correre, di saltare o semplicemente di passeggiare fino in fondo alla strada per entrare dal fornaio a prendere il pane. Ti ho visto nuotare e calciare una palla, ti ho visto sorridere in spiaggia dopo un bagno notturno, ti ho visto in piedi davanti a un tramonto e dentro si è aperta una voragine di emozioni...
Ho pulito gli occhi e voltandomi ti ho visto allontanarti spinto da quella che, ho pensato, dovesse essere tua madre.. forse dal modo delicato con cui ti parlava sorridendoti dolcemente affacciata da dietro al tuo inseparabile "passeggino" e mi è sembrato che il tuo volto si fosse girato di nuovo verso di me e mi avessi sorriso...
D'acchito mi sono detto egoisticamente che la mia fortuna era, per adesso, enorme e che dovevo per forza vivere la mia vita a pieno, camminando con le mie gambe ancora abili, abbracciando con le mie braccia forti, sorridendo con gli occhi le labbra ed il cuore ogni giorno.. ma poi.. poi da dentro è nato qualcosa, una rabbia che montava inesorabilmente, un po' contro il mondo e molta contro di me..
E' vero che ogni giorno dobbiamo ringraziare Dio (qualsiasi nome noi gli vogliamo dare) per essere quanto meno abili, è vero che dobbiamo cercare di non sprecare le nostre esistenze, ma è anche vero che non dobbiamo scordarci di chi in questo momento è meno fortunato di noi, e anche se non possiamo cambiare la loro situazione, possiamo invece donare loro un sorriso e un po' di quel tempo che invece "investiamo" nell'essere sempre più al top, riempiendo il nostro ego di potere dal momento che ci siamo scordati l'Amore. Ma soprattutto abbiamo il dovere almeno di tutelare questi ragazzi e le loro famiglie, impedendo a chi ci governa (chissà perchè mi viene sempre in mente il termine che usa mia nonna quando parla di portare il mangiare ai polli.. :"L'hai GOVERNATI i polli?!" Sempre di più la connotazione di questo verbo mi sembra proprio quella della nostra tradizione contadina applicata perfettamente alle intenzioni dei politici...mah..) di togliere quel po' di tutela e diritti che il nostro stato "democratico" dovrebbe garantire ai disabili.. ed invece leggo di riduzioni di pensioni (da vergogna) di contributi ai down, sostegno scolastico etc.. mentre questi maiali che dalle loro poltrone si ingrassano a rifinire prendono dopo appena due anni di "lavoro" pensioni stratosferiche per tutta la loro "vita"... Perchè? Perchè nessuno di noi se non toccato nei propri affetti riesce a muovere un dito? Che ci abbiano davvero convinto che non possiamo cambiare niente? Perchè? Perchè stiamo ogni giorno qui a farci la guerra tra poveri cercando di assomigliare sempre di più a "qui ricchi" e ci mettiamo proni al loro servizio.. non ho rabbia, credetemi, solo il cuore colmo di dispiacere e la determinazione nel mio piccolo di portare un piccolo seme, praticando la comprensione, la compassione, la determinazione e la perseveranza. Sono pronto a commettere 10.000 errori ma non voglio credere che la nostra società, il nostro mondo non abbia una solo speranza, non posso farlo altrimenti non avrebbe senso la mia esistenza.

Buon Viaggio e un abbraccio di cuore
Ale

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