domenica 30 novembre 2008

Voci in mezzo al temporale


Di nuovo è notte e piove...il fuoco di fortuna ormai è spento da quasi un'ora e il corpo, dentro questa piccola grotta non riesce ad impedire all'umidità di risalire dai piedi fin dentro le ossa affaticate...come vorrei che tu fossi qui, anche solo per stanotte, a scaldare il corpo ed il cuore, come un lampo in mezzo alla notte ad illuminare solo per alcuni istanti i contorni delle cose...per permettermi di nuovo di orientarmi in questo posto che proprio non conosco...come vorrei un abbraccio caldo tra cui addormentarmi e non pensare più a niente solo per qualche ora, aspettando che smetta la pioggia...e se non smettesse di piovere?!Potrei perdermi tra le tue braccia per giorni interi, riposare i muscoli sempre tesi e stremati dalla battaglia, aspettare i tuoi baci alla fronte e tendere le labbra...
Di nuovo un lampo ed un tuono e la pioggia che aumenta...ma tu non ci sei, ovunque tu sia...forse mi stai pensando, forse ti stai anche tu chiedendo dove sono in questa notte di tempesta e le nostre voci,che non sembrano incontrarsi, gridano l'uno il nome dell'altra!
Ancora un lampo ed il tuono, sempre più vicini!Sempre più in mezzo al cuore del temporale, sempre più stanco...ed anche stanotte avvolto nella mia mantella bagnata non potrò che cedere al sonno e come ultima immagine avere il brillare dei tuoi occhi..
Buona notte

sabato 29 novembre 2008

Negli Occhi del Viaggiatore


Di nuovo è arrivata la sera ed i passi del viandante ritornano incerti e stanchi, così come gli occhi che si sono arricchiti durante il giorno di immagini e colori...adesso la luce è sempre più tenue ed è inevitabile che lo sguardo cerchi all'orizzonte un fuoco intorno a cui sedere e condividere un pezzo di pane raffermo e una tazza di caffè caldo... Non sempre è così facile a sera accettare la solitudine nemmeno per chi del viaggio ha fatto la sua strada, tante volte il pensiero di una casa con delle mura sicure, riparato dal mondo, è stato sul punto di prendere il sopravvento...l'idea di un focolare cui accostare le mani e i piedi senza calzari...di mani delicate ad accarezzare il volto, di un cuore da proteggere che non fosse il proprio...eppure ogni volta il viaggio è stato sempre più urgente, la ricerca continua dei propri confini, del profondo assurdo della propria anima...forse è proprio per questo che il Viaggio deve essere fatto da solo..chi mai oltre a me stesso potrebbe sostenere la profondità, l'oscurità di quello che sta dentro alla mia anima, quando sempre più spesso gli occhi che incontro non hanno il coraggio di guardare nemmeno il mio sorriso e condividerne le emozioni.. Non resta allora che sedersi in questa piccola radura, raccogliere le legna secche che gli alberi ci hanno donato e preparare un piccolo fuoco...togliendo i calzari ma senza riporli troppo lontani...poggiando al suolo la bisaccia ma lasciandola in vista e senza nemmeno togliere la mantella ma anzi..stringendola forte al petto, mentre il freddo della sera impedisce tempestivamente ad una lacrima di scendere a rigare la guancia... Non sempre è il sorriso a riempire gli occhi del viaggiatore...no non sempre, ma anche una lacrima nasconde quel grande tesoro che egli si ostina a chiamare Vita... Perché un giorno potrebbe avvicinarsi qualcuno col cuore così segnato dalla vita da non aver paura di scoprire quello che può nascondere il mio, e allora costruire insieme la nostra dimora, facendo del cielo il nostro tetto, dell'erba la nostra alcova, di un piccolo fuoco di fortuna il nostro focolare...forse..o forse no... Buon Viaggio

mercoledì 26 novembre 2008

Sogni di Viaggiatore


Stanotte ho fatto un sogno strano...cammino lungo il sentiero, il sole nascente in fondo alla valle, di là dal fiume, scalda la guancia sinistra, e la mano appoggiata sulla bisaccia...come sempre sto godendo del freddo pungente del mattino avvolto nella mia lacera mantella marrone e già posso percepire l'umidità che le gocce di rugiada stanno lasciando sui fidati stivali... intorno il silenzio, o meglio il canto della natura, è interrotto solo dal tintinnare del cuoio del fodero della spada che poggiato sulla schiena scandisce il ritmo del mio passo lento. La meraviglia del mattino lungo la Via sta nei colori e negli odori di cui possiamo arricchirci ogni volta, e che questo giorno sia uno di quelli speciali si intuisce dal profumo di legna di ulivo messa ad ardere accumulata in piccoli monti al centro dei campi incolti, e dall'azzurro profondo del cielo...sono cose che verrebbe proprio voglia di condividere con qualcuno che ti ama,penso, ma la voce del maestro ripete incessante che la via del guerriero è una via che percorriamo da soli...(che cosa in realtà intendesse ancora mi sfugge..ma io dopotutto non solo non sono un guerriero ma sono appena un Apprendista viaggiatore...) ...però che peccato...e quasi d'istinto tendo al lato la mano destra come se aspettassi qualcuno... è un gioco che faccio spesso fin da bambino, mi piace immaginare la proiezione del corpo di qualcuno che piano piano si materializza vicino a me...ed il cuore ha un sobbalzo quando sento sfiorare il mio palmo, sento dita che si intrecciano alle mie e così tanto il respiro si affretta che non trovo il coraggio di voltare la testa per paura di svegliarmi dal sogno...mi basta il calore delle altre dita per scaldare il profondo del cuore!!
Non so cosa intedesse il maestro con "..la Via del Guerriero non può essere percorsa se non da soli.." ma so che il calore di una mano che stringe al tua, fosse pure in un sogno, è come un sorso di vino caldo che ti aspetta alla sera davanti ad un fuoco acceso con amore, dopo ore di cammino faticoso.

Buon Viaggio ovunque sia la strada che state percorrendo.

martedì 18 novembre 2008

Ritrovo il sorriso


Continuo a percorre su e giù il corridoio di casa compresso tra il lavoro e lo studio...tra le scelte fatte e quelle da fare...tra amori lasciati (in realtà io credo che l'amore non lo si possa lasciare..) e amori sperati, tra dubbi e sicu...no tra dubbi e dubbi ancora più grandi, tra pensieri che non fermano il loro roteare sbattendo, incuranti del fastidio, alle pareti della mia testa...Già!Ci sono momenti in cui non puoi proprio riposare perché il cammino non è veramente iniziato, in questi momenti fermarsi a riflettere potrebbe farti addormentare e ritornare a quel cazzo di sogno che credevi vita, con il tuo corpo là, steso su di un letto asettico, in continua decomposizione mentre la mente costruisce mondi virtuali e produce emozioni irreali...e la tentazione chi è che non l'ha?!Sarebbe forse più facile arrendersi adesso che lottare inutilmente per sempre...
Ma poi..?!Così in un attimo di rabbia alla ventesima volta che passo di fronte alla porta di ingresso, afferro le chiavi e decido di spalancarla...uscirmene fuori è come un tuffo nell'acqua termale...i colori di questa microscopica città con le sue regole materiali e sociali immutate da secoli, l'autunno che spande qua e là l'odore di legna bruciata mi riporta alla realtà... e la realtà sono io, i miei passi che scansano le pozze e le foglie bagnate, la realtà è il rumore dell'autobus che scuote i vetri delle case, la realtà sono gli schiamazzi dei ragazzi che giocano ad essere adulti è la luce a intermittenza del lampione che illumina un cartellone pubblicitario strappato...La realtà non sempre è così bella come la si vorrebbe, ma certamente è così appassionante com'è!La realtà è qui ed ora...e che stupido che sono stato a pensare dovesse essere qualcosa di diverso...
Adesso sorrido...
Buon Viaggio ;-)

sabato 1 novembre 2008

Tutto cambia tutto resta immutato


Di nuovo qui...scusate la latitanza ma sono sommerso di lavoro, di pratica di arti marziali e, dato che avevo un po' di tempo libero, mi sono gettato pure nello studio (mi sono iscritto all'università..così per non saper ne leggere ne scrivere..)
Di cose ne sono accadute negli ultimi tempi...da dove partiamo?! Boh...
Diciamo che tutto sta muovendosi, che la corrente inizia sul serio ad essere trascinante e che tenere il timone saldo tra le dita è molto più difficile ma anche meravigliosamente...REALE!!!
Come sempre, andando avanti si perdono pezzi e se ne acquisiscono di nuovi, i paesaggi mutano e anche il nostro corpo, alle volte in maniera appena intuibile altre invece in maniera molto concreta, si modifica. Gli occhi quelli no..sono sempre identici...il loro sguardo sul mondo è sempre denso di una curiosità infantile che mi spinge a continuare il cammino, che mi costringe a non fermarmi per più di qualche ora anche davanti al paesaggio più bello. Dentro c'è sempre una voce che sussurra piano piano se sia davvero il caso di interrompere il viaggio una volta trovato un paesaggio che risuona con la mia anima, magari di costruire lì una casa, far crescere dei figli... o se non sia giusto continuare il cammino rischiando di trovare paesaggi ogni volta diversi... Chi nasce viaggiatore può solo morire viaggiatore o marcire stanziale ed io di marcire amici cari non ne ho proprio voglia e così... il cammino continua, portandosi dietro tutte le emozioni vissute, tutti gli occhi incrociati in cui mi sono tuffato senza pensarci due volte e che non scorderò mai e anche se ogni addio è di un dolore inspiegabile non resta che rimettere la bisaccia a tracolla e riprendere la Via...
Buon Viaggio