domenica 31 agosto 2008

Un nuovo anno


Un nuovo inizio... eh già, da domani si riprende quasi a pieno l'anno di lavoro e ancora mi sembra di non essermi riposato per niente!!! Ho comunque molti più tesori nella bisaccia, ho molte più esperienze e vi assicuro non solo positive... ma sempre esperienze sono, sempre tratti di strada che forse non potevo non fare. Per molto tempo ho creduto di avere le risposte a molte delle mie domande e la soluzione a tanti dei problemi degli altri, ma in questi mesi, dopo aver visto un po' più di mondo, sia dentro che fuori di me, mi sono accorto che proprio risposte non ne ho...riesco solo a continuare il cammino decidendo ad ogni passo dove andare, mantenendo certamente l'obiettivo dentro, ma permettendomi oggi di cambiare anche quello mano a mano che la strada procede! Forse è l'inizio della pazzia o forse no ma a dire il vero... non è che mi interessi molto, l'importante adesso è viaggiare, osservare il paesaggio che si estende tutto intorno e sentirne le voci e gli odori, "l'importante è il cammino che facciamo non tanto la meta che vogliamo raggiungere"... e durante il cammino capita di incontrare molte persone e di perderne altre, ed ogni volta miriadi di emozioni ti investono come una folata di vento che ti scuote fin nel profondo, alle volte è come un temporale improvviso che ti sorprende in mezzo alla campagna e tu che non hai riparo puoi decidere se affannarti inutilmente o godere anche di questa doccia inaspettata, perché tanto prima o poi ritornerà il sole ad asciugarti i vestiti e riscaldarti di nuovo... Oggi mi sento così, a 30 anni ricordo che quando ero adolescente non mi importava se fuori pioveva o c'era il sole, e se avevo il bisogno di uscire a fare una passeggiata lo facevo e basta perché era più forte il bisogno di qualsiasi tempesta!
Buon Viaggio

4 commenti:

ishin ha detto...

...ed è esattamente così! Secondo me ne abbiamo fatta eccome di strada perchè non ci siamo mai voltati indietro. Anche per me è uguale...non ci sono più risposte assolute e ti rendi conto che non ne cerchi più ormai.La meta è diventata il viaggio e questo,oggi, forse ci mette in crisi.Forse immaginavamo una vita diversa e adesso ci ritroviamo a desiderare esattamente quella che stiamo facendo (o quasi) e cioè ci piace bagnarci sotto un temporale per poi farci asciugare dal sole. Si!Assolutamente d'accordo con te!

Andrea Sguotti ha detto...

"e se avevo il bisogno di uscire a fare una passeggiata lo facevo e basta perché era più forte il bisogno di qualsiasi tempesta!"

Buon Viaggio a te :-)

Viviana B. ha detto...

Quanto è vero! Man a mano che cammini ti rendi conto che la meta non è più tanto importante quanto invece lo è il cammino stesso... Le certezze lasciano spazio alla voglia di porsi domande, e si riscopre il piacere un po' incoscente dello stare sotto un temporale fino a quando non siamo zuppi di pioggia. Forse crescere è smettere di cercare di crescere...

rik ha detto...

complimenti...mi dispiace che per le cose buone che devo fare non avevo ancora apprezzato il valore del lavoro, dell'impegno e degli articoli belli che scrivete

incommensurabile ricchezza

ciao da Riccardo